PREFAZIONE
La maggior parte delle lingue
appartiene a una famiglia. Una famiglia linguistica è formata da un gruppo di
lingue che si sono sviluppate da un antenato comune, denominato protolinguaggio
(proto - significa "primo" in greco).
A volte è relativamente facile
stabilire relazioni tra le lingue. È noto che l'italiano discende dal latino,
una lingua parlata duemila anni fa, che ha lasciato un gran numero di documenti
scritti. La conquista romana contribuì a diffondere il latino in tutta Europa,
dove alla fine si sviluppò in dialetti regionali.
Quando l'impero romano si sciolse,
questi dialetti regionali si sono evoluti nelle moderne lingue oggi conosciute:
francese, italiano, portoghese, spagnolo e altre.
Guardando la parola "acqua"
nelle lingue italiana, spagnola e portoghese, si possono facilmente vedere le
somiglianze tra di loro.
Italiano
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acqua
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Spagnolo
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agua
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Portoghese
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agua
|
La lingua arcaica di solito non è
conosciuta direttamente, ma è possibile scoprire molte delle sue
caratteristiche applicando il metodo comparativo. Si osservino questi esempi:
English
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water
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German
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wasser
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Danish
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vand
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Russian
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voda
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Polish
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woda
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Czech
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voda
|
È chiaro che la parola
"acqua" sembra molto simile all'interno di ciascun gruppo, ma non è
altrettanto simile tra i gruppi. Le lingue del primo gruppo appartengono al
ramo germanico della famiglia linguistica indoeuropea. Le lingue del secondo
gruppo appartengono al ramo slavo. Sebbene non esistano registrazioni scritte
delle lingue arcaiche proto-germanica o proto-slava, si suppone che queste due
lingue antiche debbano essere esistite in qualche momento, proprio come fece il
latino.
In molte parti del mondo non ci sono
documenti scritti e poco si sa delle lingue stesse.
Di conseguenza è necessario ricorrere
al raggruppamento di lingue su base geografica. Questo è il caso di molte delle
lingue aborigene dell'Australia, delle lingue indiane native delle Americhe,
delle lingue tribali dell'Africa e di innumerevoli altre lingue in tutto il
mondo.
August Schleicher, linguista tedesco
del XIX secolo ideò l'albero genealogico delle lingue. Schleicher comparò
parole tra lingue simili e, attraverso il metodo ricostruttivo e ipotesi
storico-linguistiche, le ricondusse a un progenitore comune: il
protoindeuropeo.
Si osservi, ad esempio, la parola
“rosso” nelle diverse lingue germaniche: red (inglese), rot (tedesco), rood
(olandese), raudhur (islandese), röd (svedese), rauths (gotico).
August Schleicher risalì a un
ipotetico vocabolo protogermanico, r(a)udh, attraverso l'applicazione delle
leggi fonetiche.
Si può continuare la comparazione con
il vocabolo latino rubru(m), da cui derivano rosso (italiano), rouge
(francese), rojo (spagnolo), con l'antico irlandese ruad (esempio delle lingue
celtiche), con l'antico bulgaro rudu (esempio delle lingue slave), con il
lituano raudas (esempio delle lingue baltiche), con il greco antico erythrós,
con il sanscrito rudhiras, e così via. In questo modo, può essere ipotizzata
una forma protoindoeuropea: ruthra.
La correlazione tra le lingue e la
loro storia è una favola magica che conduce in diverse epoche storiche e fa scoprire
che tutti gli esseri umani sono parte di un'unica e grande famiglia.
Minna Sundberg, laureata in graphic
design presso l'Università di Helsinki, ha usato il miagolio di un gatto per
illustrare come una lingua (finlandese) possa essere "assolutamente
diversa" rispetto alle lingue geograficamente vicine (lingue nordiche).
Successivamente Sundberg ha inserito
una mappa delle lingue parlate nel suo primo fumetto per mostrare perché alcuni
dei personaggi sono in grado di capirsi a vicenda nonostante parlino lingue diverse.
La mappa ha la forma di un albero che
sembra ispirato alla leggenda scandinava di Yggdrasill, un albero fantastico le
cui radici toccano il mondo sotterraneo e i rami toccano il cielo.
Ovviamente non sono raffigurate tutte
le oltre 6.000 lingue che l’uomo è riuscito a inventare, ma soltanto quelle che
risultano oggi parlate dal maggior numero di persone.
Ogni ramo rappresenta una derivazione
dai ceppi originari, che inizialmente erano divisi in due gruppi distinti:
Indoeuropeo e Uralico.
La dimensione delle foglie quantifica
approssimativamente quante persone parlano ogni lingua e l'inglese è uno dei
gruppi più grandi, insieme a spagnolo e hindi.
Il ramo germanico, da cui deriva la
lingua inglese:
Le moderne lingue romanze:
Le lingue slave, celtiche e
l’albanese:
Le lingue uraliche, che presero subito
una loro connotazione poiché non appartengono al ceppo indoeuropea:
Le lingue indiane:
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