HEART and SOUL
La musica è stata scritta da Hoagy Carmichael, le parole da Frank Loesser, fu pubblicata nel 1938. La versione originale fu eseguita da Larry Clinton & his Orchestra con Bea Wain.
Heart and soul, I fell in love with you
Heart and soul, the way a fool would do
Madly
Because you held me tight
And stole a kiss in the night
Heart and soul, I fell in love with you
Heart and soul, the way a fool would do
Madly
Because you held me tight
And stole a kiss in the night
Heart and soul, I begged to be
adored
Lost control, and tumbled overboard
Gladly
That magic night we kissed
There in the moon mist
Lost control, and tumbled overboard
Gladly
That magic night we kissed
There in the moon mist
Oh! but your lips were thrilling,
much too thrilling
Never before were mine so strangely willing
Never before were mine so strangely willing
But now I see, what one embrace
can do
Look at me, it’s got me loving you
Madly
That little kiss you stole
Held all my heart and soul
Look at me, it’s got me loving you
Madly
That little kiss you stole
Held all my heart and soul
Oh! but your lips were thrilling,
much too thrilling
Never before were mine so strangely willing
Never before were mine so strangely willing
But now I see, what one embrace
can do
Look at me, it’s got me loving you
Madly
That little kiss you stole
Held all my heart and soul
Look at me, it’s got me loving you
Madly
That little kiss you stole
Held all my heart and soul
INFINITO O GERUNDIO
L'infinito che segue molti
verbi, corrisponde spesso ad un vero e proprio sostantivo e perciò può essere sostituito
da un nome.
he started working
cominciò a lavorare
go on reading
continua a leggere
smise di lavorare
he deferred leaving
ha rimandato la partenza
mi piace studiare l'inglese
I prefer not going/not to go
preferisco non andare
non ho nulla in contrario ad andare
Non ha potuto fare a meno di venire
Non ama studiare = non ama
lo studio
In
inglese dopo i verbi che esprimono
inizio, continuazione, termine o rinvio di un'azione l'infinito italiano si
traduce con il gerundiohe started working
cominciò a lavorare
go on reading
continua a leggere
smise di lavorare
he deferred leaving
ha rimandato la partenza
Dopo
molti verbi che esprimono uno stato
d'animo (amore, odio, piacere,
pentimento, intenzione, preferenza, ricordo, rifiuto...) si può usare tanto il gerundio che
l'infinito
I like studying/ to study English mi piace studiare l'inglese
I prefer not going/not to go
preferisco non andare
Anche
dopo le frasi can't bear (non posso
sopportare di...), can't afford (non
posso permettermi di...), to be no use
(non servire a...), to be no good (essere
inutile...), not to be much good
(non essere molto utile...), not to mind
(non avere nulla in contrario...), to be
worth (valere la pena...) si può
usare tanto l'infinito che il gerundio
I don't mind going/to gonon ho nulla in contrario ad andare
Dopo
l'espressione cannot help (non posso
fare a meno di...), could not help (non ho potuto fare a meno di...) si usa
solo il gerundio
He could not help
comingNon ha potuto fare a meno di venire
I cannot help it
significa "mi dispiace tanto ma" ed è una frase idiomatica molto
usata
IL VERBO TO GET
Il verbo to get è uno dei verbi più usati in inglese.
to get seguito dal complemento oggettoassume il
significato di ottenere, acquistare, ricevere, procurare, acquisire
i got his
letter
ho ricevuto la
tua lettera
to get seguito dal complemento oggetto e dall'infinito con to ha il significato di indurre ...a, persuadere...a
i can't get him to study
non posso
indurlo a studiare
t
o get seguito da un aggettivosignifica diventare
my father is
getting old
mio padre sta diventando
vecchio
to get, proprio nel senso di diventare, essere, arrivare..., prende il significato della
parola che l'accompagna e rende molti verbi riflessivi italiani
to get angry
|
arrabbiarsi
|
to get ill
|
ammalarsi
|
to get engaged
|
fidanzarsi
|
to get married
|
sposarsi
|
to get cold
|
raffreddarsi
|
to get tired
|
stancarsi
|
to get scared
|
spaventarsi
|
to get ready
|
prepararsi
|
to get wet
|
bagnarsi
|
to get bored
|
annoiarsi
|
to get drunk
|
ubriacarsi
|
to get excited
|
eccitarsi
|
to get lost
|
perdersi
|
to get nervous
|
innervosirsi
|
to get rich
|
arricchirsi
|
to get tanned
|
abbronzarsi
|
to get used
|
abituarsi
|
to get worse
|
peggiorare
|
to get old
|
invecchiare
|
to get fat
|
ingrassare
|
to get thin
|
dimagrire
|
to get seguito da un complemento oggetto e dal participio passato assume il significato di fare in modo che qualcosa sia fatto
can you get this article finished by tomorrow?
Puoi fare in
modo che questo articolo sia finito per domani?
to get seguito dalla forma in -ingprende il
significato di cominciare, avviarsi
we'd better get
moving
faremmo meglio
ad avviarci
to get, seguito dal
participio passato, sostituisce to be nel linguaggio informale per formare
il passivo quando si riferisce a qualcosa di negativo
my car got
stolen
la mia macchina
è stata rubata
got (participio passato, in USA gotten) si unisce al
verbo to have come rafforzativo nel linguaggio informale
He has got four children
Egli ha quattro figli
Quello che non vi hanno mai insegnato....
Trovato in rete. Divertente
Le
(tante)vocali
Il vostro bravo e
diligente insegnante di inglese vi avrà sicuramente fatto ripetere a memoria
l’alfabeto inglese. Questo è un classico che non può mancare, ma ovviamente non
credo vi abbia detto che quell’alfabeto è quasi inutile se non vi aggiunge
anche l’elenco dei fonemi legati a quell’alfabeto. Cosa significa?
Significa che per un italofono l’alfabeto, ovvero la lista delle lettere
presenti nella lingua, corrisponde quasi perfettamente alla pronuncia dei
fonemi corrispondenti. Ma in inglese ovviamente no. Nell’alfabeto inglese ci
sono cinque vocali, cioè cinque simboli. Questo a causa dell’influenza dell’alfabeto
latino sulle lingue europee. Questa volta non prendetevela col francese ma col
latino. In realtà in inglese alle 5 vocali dell’alfabeto corrispondono 12
fonemi, ovvero suoni. Per non parlare poi di W e Y che spesso possono
rappresentare fonemi vocalici. Gli inglesi quindi si sono dovuti rassegnare ad
usare l’alfabeto latino nonostante nella loro lingua ci fossero molti più
fonemi. Fonemi che il nostro cervello italofono non riesce a distinguere. E’
una questione biologica di sviluppo cerebrale nell’infanzia. L’inabilità a
distinguere questi suoni è universale tra gli italofoni e ci vogliono mesi o
anni e molto orecchio per poter maneggiare questi fonemi con disinvoltura. Per
un italofono dire spaghetti e spaaghetti o spagheeti o spaghettii non fa
alcuna differenza. Spesso allunghiamo le vocali semplicemente perché stiamo
urlando o perché vogliamo enfatizzare un qualche suono. Ma questo sarebbe
impossibile in inglese perché ogni volta che il tempo delle vocali pronunciate
si allunga avrete appena cambiato parola e addirittura senso alla frase.
Infatti mi sono sempre chiesto come si possa urlare in inglese nelle situazioni
di pericolo senza incasinare il senso di quello che si dice. Gli inglesi per esempio penserebbero che
spaghetti e spaaghetti (un esempio stupido ma per farvi capire come il cervello
sia strutturato in modo diverso) siano due parole diverse. “Ma prima hai detto
spaaghetti, non spaghetti?!” Confusione. Per ovviare a questa barriera fonetica
e prima ancora biologica bisogna mettersi di impegno e il vostro insegnante di
inglese non vi aiuta di certo facendovi ripetere le letterine dell’alfabeto a
memoria. C’è bisogno di un continuo uso degli esempi classici come: ship-sheep,
shit-sheet, peace-piss, peace-piece, cheap-chip ecc. ecc.. La quantità di
fonemi vocalici nella lingua inglese è così grande e complessa che gli inglesi
fanno largo uso dello spelling, una parola che ha pochi corrispettivi nelle
altre lingue. Oltre al problema delle vocali lunghe e brevi esiste il problema
dei dittonghi. Ci sono lettere come la O che vengono spesso pronunciate come OU
come in No che si pronuncia NOU (in questo i sardi sono avvantaggiati) e
lettere come la A che spesso diventa EI come in FATE. Focus si pronuncia foucus
non focus altrimenti gli inglesi sentono “fuck us” (ecco perche’ ridevano
sempre giusto?); coke si pronuncia couk altrimenti gli inglesi capiscono cock
(gallo, ma volgarmente c....). Visto che siamo in tema in UK Can’t si pronuncia
caaant non cant, altrimenti state indicando una parte anatomica femminile!!!!
Se invece volete far vedere ai vostri amici inglesi che siete degli
appassionati di film americani dovrete dire cheent.
2011/11/30
L’H
(non) alitata
Ho cominciato a capire che
avevo problemi col suono H quando in Svezia, fresco dei miei studi d’inglese in
Italia, in un pomeriggio invernale di 6 anni fa dico: “I ate the snow.” “Ah, e
che sapore aveva? A me è sempre piaciuto mangiare la neve.” mi dice la collega
olandese. Ovviamente intendevo dire che odiavo la neve, H-A-T-E. Ma ho fatto il
classico errore degli italiani: non riuscire a pronunciare e/o addirittura a
distinguere il suono H. Quello fu l’inizio della mia lunga serie di figuracce
all’estero (grazie scuola italiana!). Alcuni anni dopo ho cominciato a rendermi
conto che avevo imparato perfettamente il suono H il giorno in cui non ho più
capito gli italiani quando parlavano in inglese. E se non li capisco più io
figuriamoci un inglese. Era una fredda giornata d’autunno (ho sempre voluto
scrivere questo incipit) e stavo parlando con una ragazza italiana appena
arrivata a Bristol. Dice che è iscritta al Dipartimento di Belle Arti (Arts) e
da lì incominciamo a farle domande sulle arti, pittura, scultura ecc. Le sue
risposte però sono evasive e confuse e ad un certo punto ci rendiamo conto che
qualcosa non andava: era infatti iscritta a Cardiologia (heart). Questi sono
solo un paio di esempi della frustrazione iniziale che un italiano deve
sperimentare sulla sua pelle. Il suono H non esiste nella nostra fonetica e di
nuovo dovrebbe essere nella nostra bella lista di fonemi da leggere insieme al
nostro alfabeto. Per pronunciare questo suono gli italiani si mettono
semplicemente ad alitare mentre pronunciano le vocali, spesso distruggendosi i
polmoni o ammazzando il vicino dopo aver mangiato spaghetti aglio, olio e
peperoncino. Gli italiani pensano che sia semplicemente una vocale alitata e
allungata fino a quando i polmoni vengono svuotati di tutta l’aria. In realtà
il suono parte dalla gola ed è indipendente dalla vocale che segue. Per esempio
in “hard” prima si pronuncia l’H con una sorta di “colpetto” che nasce in gola
(bisogna lasciare un piccolo buco che lasci passare un “pacchetto” di aria) e
poi si coordineranno le labbra e la bocca per formare la vocale, non il
contrario. Quindi bisogna esercitarsi su questo “colpetto di gola”, non sulla
vocale che segue. Imparare il suono H è fondamentale e in un corso d’inglese
serio si dovrebbero ripetere le parole con e senza H ad ogni lezione: ill-hill,
ate-hate, hold-old etc. Gli esempi sono innumerevoli. Ci sono alcune parole
però dove la lettera H non si pronuncia e guarda caso sono quasi tutte quelle
parole che vengono dal francese (!): hour, herb, honour, heir, honest. Esiste
un trucco per scoprire se una parola si deve pronunciare con la H oppure no. Se
l’articolo indeterminativo è a allora si deve leggere come H, se invece è an si
deve leggere senza H. Vi sarete infatti sicuramente accorti che si dice an hour,
non a hour. Per anni ho pronunciato hour con l’H. Ovviamente nessun insegnante
d’inglese si è mai premurato di avvertirmi dell’eccezione. Poi mi sono reso
conto che si diceva an hour mentre tutte le altre parole che incominciavano con
H avevano a. Una veloce ricerca su internet mi ha svelato l’arcano e ora non
smetto mai di avvertire i miei connazionali di questo errore.
05/12/2011
http://fabristol.wordpress.com/
GRADI DI PARENTELA
La famiglia (THE FAMILY) è composta dai
genitori ed uno o più figli.
PARENTS
|
GENITORI
|
HUSBAND
|
MARITO
|
WIFE
|
MOGLIE
|
FATHER - DAD
|
PADRE- PAPÀ
|
MOTHER - MUM
|
MADRE - MAMMA
|
CHILDREN
|
FIGLI (in generale)
|
ONLYCHILD
|
FIGLIO UNICO
|
TWINS
|
GEMELLI
|
SON
|
FIGLIO
|
DAUGHTER
|
FIGLIA
|
BROTHER
|
FRATELLO
|
SISTER
|
SORELLA
|
SIBLINGS
or
BROTHERS AND SISTERS
|
FRATELLI in generale (si usa nelle domande,
quando non si conosce il sesso)
|
I PARENTI (RELATIVES da non confondersi con
parents, che significa genitori)
Per parenti si intendono generalmente tutte le persone
con cui si hanno relazioni di parentela, naturale o acquisita, esclusi genitori
e figli.
I parenti di primo
grado sono:
GRANDPARENTS
|
NONNI (di entrambi i sessi)
|
GRANDFATHER -
GRANDPA
|
NONNO
|
GRANDMOTHER
/GRANNIE / GRANNY
|
NONNA
|
GRANDSON
|
NIPOTE (maschio di nonni)
|
GRANDDAUGHTER
|
NIPOTE (femmina di nonni)
|
GRANDCHILDREN
|
NIPOTI (di nonni)
|
UNCLE
|
ZIO
|
AUNT
|
ZIA
|
NEPHEW
|
NIPOTE (maschio di zii)
|
NIECE
|
NIPOTE (femmina di zii)
|
I parenti di secondo
grado sono:
GREATGRAND-PARENTS
|
BISNONNI
|
GREATGRAND-FATHER
|
BISNONNO
|
GREATGRAND-MOTHER
|
BISNONNA
|
GREATGRAND- SON
|
BISNIPOTE (maschio di bisnonni)
|
GREATGRAND- DAUGHTER
|
BISNIPOTE (femmina di bisnonni)
|
COUSIN
|
CUGINO/A
|
COUSIN ONCE
REMOVED
|
CUGINO (di secondo grado)
|
GREAT-UNCLE
|
PROZIO
|
GREAT-AUNT
|
PROZIA
|
Per quanto
riguarda le generazioni passate:
GREAT GREAT GRANDFATHER
|
TRISNONNO o TRISAVOLO
|
GREAT GREAT GRANDMOTHER
|
TRISNONNA o TRISAVOLA
|
GREAT
GREAT GREAT GRANDFATHER
|
QUADRISNONNO (si dice così?)
|
GREAT GREAT GREAT GRANDMOTHER
|
QUADRISNONNA (si dice così?)
|
GREAT
GREAT GREAT GREAT GRANDFATHER
|
???
|
... ecc.
Esistono poi i parenti acquisiti.
PARENTS-IN-LAW
|
SUOCERI (di entrambi i sessi)
|
FATHER -IN-LAW
|
SUOCERO
|
MOTHER-IN-LAW
|
SUOCERA
|
SON-IN-LAW
|
GENERO
|
DAUGHTER-IN-LAW
|
NUORA
|
BROTHER -IN-LAW
|
COGNATO
|
SISTER-IN-LAW
|
COGNATA
|
Tra i parenti acquisiti possono essere inclusi anche:
STEPFATHER
|
PATRIGNO
|
STEPMOTHER
|
MATRIGNA
|
HALF-BROTHER
|
FRATELLASTRO (figlio di uno soltanto dei
genitori)
|
STEPBROTHER
|
FIGLIO (del partner di uno dei genitori)
|
HALF-SISTER
|
SORELLASTRA (figlia di uno soltanto dei
genitori)
|
STEPSISTER
|
FIGLIA (del partner di uno dei genitori)
|
Infine un/una parente potrebbe essere:
WIDOW
|
VEDOVA
|
WIDOWER
|
VEDOVO
|
SINGLE
|
CELIBE O NUBILE
|
MARRIED
|
SPOSATO - CONIUGATO
|
SEPARATED
|
SEPARATO/A
|
DIVORCED
|
DIVORZIATO/A
|
FIANCÈE
|
FIDANZATA
|
FIANCÈ
|
FIDANZATO
|
PARTNER
|
COMPAGNO/A
|
LIVE-IN
PARTNER
|
CONVIVENTE
|
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